Grande vittoria per il portacolori del Venicemarathon Club, che migliora di oltre 3 minuti il suo record personale (2h12’16”) favorito però da un errore di percorso poco dopo metà gara che ha penalizzato alcuni dei migliori. Tra le donne domina l’etiope Sule Utura Gedo (2h29’04”)
Un grande Eyob Faniel (nella foto) vince la 32^ Huawei Venicemarathon! Latleta del Venicemarathon Club sfodera una grande prestazione (2h1216, abbattuto di oltre 3 minuti il precedente record personale) ed arriva primo al traguardo di Riva Sette Martiri grazie anche ad un errore di percorso che ha coinvolto 4 degli atleti stranieri favoriti avvenuto attorno al 25° chilometro.
La gara era partita, come pronostico, con gli atleti keniani ed etiopi davanti, ed il gruppo con Eyob Faniel attardato di circa un minuto. Poco dopo il passaggio a metà gara, però, il gruppo di testa con i keniani Chumba, Kipkemei Mutai e Metto e letiope Dawud ha purtroppo sbagliato percorso, seguendo le moto apripista in una deviazione anziché prendere il sottopassaggio per i runners, e perdendo alla fine circa 2 minuti. Eyob Faniel si è trovato così in testa al 25° chilometro, assieme alleritreo Mohammed Mussa che però subito dopo si è staccato. Quella del portacolori del Venicemarathon Club è stata dunque una lunga volata in solitaria, iniziata in Parco San Giuliano, proseguita sul ponte della Libertà e terminata in Riva Sette Martiri tra il tripudio del pubblico. Secondo e terzo sono arrivati rispettivamente Mohammed Mussa (2h1514) ed il marocchino Tariq Bamaarouf (2h1641). Erano 22 anni che un atleta azzurro non vinceva la Venicemarathon, da quando lazzurro Danilo Goffi trionfò nel 1995 in 2h0926. Faniel, inoltre, con 2h1217 ottiene la seconda prestazione italiana dellanno dopo il 2h1056 di Daniele Meucci.
Sono felicissimo! le prime parole di Eyob Faniel voglio innanzitutto ringraziare il Venicemarathon Club per il percorso intrapreso con loro tre anni fa, e che mi ha portato a vincere in quella che è di fatto la maratona di casa. Nonostante mi sia trovato improvvisamente in testa, la gara non è stata facile, visto che sul ponte della Libertà sono rimasto da solo con il vento contrario. Però mi sentivo bene, il pubblico mi ha sospinto, e questo risultato dimostra che il lavoro paga. Dedico questa vittoria a me stesso perché, anche nei momenti di difficoltà, ci ho sempre creduto. Nel 2018, a questo punto, gli Europei di Berlino potrebbero essere un obiettivo.
Sono soddisfatto e mi aspettavo un risultato del genere ha dichiarato Ruggero Pertile, ex maratoneta e allenatore di Eyob Faniel peccato solo di non essere riusciti a scendere sotto le 2h12. Eyob è un grande atleta ed ha dei grandi margini di miglioramento, se tutto va bene potrà essere uno dei protagonisti alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Tra le donne, nettissima vittoria delletiope Sule Utura Gedo che chiude in un buon 2h2904, migliorando il record personale di oltre 5 minuti. Seconda, molto staccata, la keniana Priscah Jepeting Cherono (2h4108) e terza la connazionale Aynalem Woldemichael (2h4212). Con questa vittoria, lEtiopia si porta a 5 successi in campo femminile nella storia della Venicemarathon. Tra le italiane, la migliore è stata Maurizia Cunico, 5^ al traguardo in 2h5623.
In gara anche Lindoro Ettore Patriarca, Marketing Director Huawei Consumer Business Group Italia: E stata una bellissima esperienza correre assieme a gente di tutte le nazionalità, e vedere le bellezze di Venezia, anche di corsa, è sempre una grande emozione.
Nella Garmin 10 K, vittorie per Natascia Meneghini (che centra la terza vittoria consecutiva) tra le donne, e Simone Gobbo tra gli uomini.
Le gare Venicemarathon mi portano bene ha dichiarato Simone Gobbo – visto che, prima di questa vittoria, nel 2017 sono arrivato primo alla Corrimestre e secondo alla Garmin 10K di Jesolo.
Per me è la gara più importante di tutte queste le parole di Natascia Meneghini, veneziana di Cannareggio, specialista di 800 e 1500 metri in pista è la gara di casa e ci tengo tantissimo ogni anno ad esserci. Averla vinta per il terzo anno consecutivo è una grandissima soddisfazione.
(Fonte c.s. Stampa)