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Il ciclismo è uno sport in cui le gambe sono in continuo movimento. Sulle medie – lunghe distanze, il ciclista avverte tensione su quadricipiti, tendini, anche. Se la tecnica è corretta, la colonna vertebrale segue una curvatura naturale.
Se la tecnica non è corretta o si è sotto tensione/stress/ansia, è possibile che si scarichi tutto su di essa. Un’incurvatura eccessiva porta a far ricadere il peso sulle braccia o sul sellino con un’inevitabile indolenzimento di schiena e spalle.
Come per altri sport, lo Yoga si rivela una disciplina utile per il ciclista. Lo Yoga è il connubio perfetto tra l’allenamento di forza e di resistenza e l’allungamento muscolare. E’ in grado di calmare la mente indirizzandola verso la presenza (L’Io qui e ora), di ridurre stati di tensione emotiva, di migliorare l’ossigenazione dei tessuti attraverso una corretta, fluida e profonda respirazione.
Nel caso in cui si verifichi un irrigidimento della colonna vertebrale e un’eccessiva incurvatura, l’obiettivo primario del ciclista sarà quello di ripristinare la curva naturale.
Attraverso determinate asana è possibile donare elasticità, mobilità e scioltezza alla colonna vertebrale:
Le prime tre posizione le si possono raggiungere attraverso l’esecuzione di Surya Namaskara A – Saluto al Sole A.
In generale, un ciclista dopo un intensa sessione di allenamento o una gara può avvertire:
Attraverso la pratica costante e regolare di Yoga, da inserire nella propria quotidiana routine, è possibile rendere più flessibili schiena, anche e muscoli ischio crurali; rafforzare il baricentro; imparare a respirare in modo più efficiente ed economico.