Idratazione nell’endurance

Pubblicato il 12-06-2018
Molto spesso parlando di nutrizione sportiva nelle gare di endurance ci si focalizza sull'alimentazione nella finestra di tempo prima e durante la performance agonistica, principalmente in una prospettiva di adeguato rifornimento energetico. Se questo può essere sufficiente quando consideriamo le medie distanze, non risulta invece colpire il centro della problematica quando si tratta di gare su lunghe distanze. In questa dimensione, un organo su tutti è alla base di un delicato equilibrio, sia biochimico che nervoso: l'intestino. La funzionalità del nostro intestino non dipende esclusivamente dalla velocità di assorbimento dei nutrienti, poiché esso rappresenta un organo cruciale sotto una miriade di aspetti.

La permeabilità della barriera intestinale

Lo stress rappresentato da uno sforzo fisico strenuo, talvolta per giorni consecutivi come nel caso di una gara a tappe, si traduce in un aumentata permeabilità della barriera intestinale, le cui maglie perdono la loro capacità di filtro dei nutrienti. Il risultato è un maggiore passaggio di allergeni e tossine nel torrente circolatorio, con conseguente stato infiammatorio acuto durante la gara e nei giorni successivi.

Lo stress ossidativo a carico dell'organismo a questo punto può salire a picco, e il danno non è più rimediabile da parte nostra poiché la somministrazione di antiossidanti risolve solo una piccola parte della catena di eventi dannosi innescati. Quello che possiamo fare è adottare strategie che limitino a monte l'aumento di permeabilità della barriera e quindi lo stress conseguente (raffreddamento pre-gara del corpo, iper-idratazione, ottimizzazione del periodo di acclimatamento, terapia probiotica), senza sfociare poi nella condizione cronica nota come Leaky Gut Syndrome, letteralmente sindrome dell'intestino colabrodo.

Nei mesi che precedono una gara sulle lunghe distanze e nel periodo di avvicinamento è quindi auspicabile integrare con prodotti specifici quale può essere la “Progutina Tolerance'', non solo a scopo preventivo dei meccanismi descritti sopra, ma anche in un'ottica di maggior efficienza energetica degli integratori assunti durante la gara. Tolerance risulta particolarmente indicato nel ridurre le alterazioni a carico del sistema gastro-intestinale causate da intolleranze alimentari. La condizione per cui si inneschi un'intolleranza alimentare è la perdita di integrità della mucosa intestinale e il venir meno delle sue funzioni digestive e protettive.

Si dovrà dunque:

  • stimolare la riparazione della mucosa e consolidare la giunzione stretta preservandone l'azione di blocco selettivo del passaggio di sostanze potenzialmente nocive
  • attivare la difesa nei confronti di agenti ossidanti e proinfiammatori
  • regolare l'equilibrio della flora batterica sostenendo quella commensale e inibendo quella opportunista e patogena

Alimentazione e idratazione vanno in questi termini di pari passo, poiché una disidratazione parziale predispone all'insorgenza di nausea e vomito, e pregiudica la capacità di assumere gel e integratori. E' quindi opportuno integrare acqua, sali e carboidrati in maniera molto frequente e a piccole dosi, se possibile utilizzando contenitori con tappo, e cercando di non superare un quantitativo di carboidrati superiore ai 60g ogni ora di gara. In questi casi abbiamo l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda l'integrazione per le nostre gare e allenamenti visto che potremmo contare sia sul “Mineral Plus'' per quanto riguarda il reintegro dei sali, che su soluzioni energetiche quali il “Carbo Plus Energia'' o il nuovo “Rep Crusher Intra Wod'', che io consiglio vivamente vista la presenza delle ciclodestrine, evoluzione tecnica delle “vecchie'' Maltodestrine.

Monitoraggio dello stato di idratazione.

Lo stato di idratazione può subire notevoli oscillazioni nell'arco di una giornata moderatamente sedentaria, proviamo a immaginare cosa può succedere nell'endurance. Per controllare il nostro stato di idratazione, l'elemento comune è sicuramente il colore delle urine, che rappresenta un indicatore da consultare ogni volta che sospettiamo di essere in deficit di risorse idriche. Una tonalità più scura rispetto al normale giallo paglierino indica una concentrazione superiore del dovuto, e suggerisce l'integrazione immediata e continua nel tempo a piccoli di sorsi di acqua minerale o di un integratore salino in soluzione isotonica.

Durante la gara è opportuno programmare un'idratazione frequente e continua, a un ritmo di circa 1 litro all'ora, cercando di regolarsi anche in base alle condizioni ambientali di temperatura e umidità.