Ciclocross e gravel sulla sabbia : alcuni consigli

Pubblicato il 17-11-2020

Le caratteristiche principali che ci vengono in mente pensando al ciclocross sono sicuramente il fango e le condizioni climatiche avverse. Pensandoci bene però sarebbe un errore accostare il cx solamente a queste due variabili, infatti anche la sabbia gioca un ruolo fondamentale. Pensiamo ad esempio alla gara per eccellenza : Koksijde. In questo percorso, uno dei più difficili ed esigenti del panorama mondiale, gran parte del terreno è proprio la sabbia.

Personalmente ho gareggiato per diversi anni Koksijde tra Coppe del Mondo e Mondiali e ogni volta rimanevo affascinato da come questo tipo di terreno influisca sulla guida e sulla performance.

Se siamo in possesso di una bici da cx o gravel possiamo utilizzare il periodo invernale per allenarci sulla sabbia sia per migliorare in gara sia per affinare tecnica ed equilibrio che ci saranno utili poi anche in mtb d’estate.

  • La prima regola da tenere a mente è la seguente : sulla sabbia non va più forte chi ha più “watt”, ma chi sa esprimerli meglio. Proprio così, possiamo entrare fortissimi, spingere come forsennati e dopo pochi metri trovarci piede a terra.
  • Iniziamo a sgonfiare leggermente i tubolari ( o copertoncini) :  meno aria vuol dire più trazione e miglior “galleggiamento” sulla sabbia.
  • Valutiamo la profondità della sabbia : se è smossa e abbastanza profonda, cerchiamo di individuare le canaline che si sono formate.
  • Una volta individuata la traiettoria imbocchiamola con decisione ma senza essere irruenti : spostiamo il peso sulla ruota posteriore, lasciando quella anteriore libera di inserirsi nella canalina. Se diamo troppo peso sull’anteriore rischiamo di sprofondare subito.
  • Più siamo rilassati con tronco e braccia, più l’avantreno della bici è libero di muoversi e seguire la canalina.
  • La pedalata dev’essere il più possibile uniforme, prediligendo un rapporto non troppo agile.
  • Appena ci accorgiamo che la velocità sta calando, aiutiamoci con dei piccoli colpi di reni ( come se dovessimo sprintare).
  • L’avvento delle bici gravel ha semplificato un  po’ il pedalare sulla sabbia: queste bici infatti possono ospitare copertoni larghi fino a 40-45 mm rispetto ai canonici 33mm delle bici da cross. Una larghezza simile unita a una pressione bassa aiuta non poco.

Insomma, detto così sembra facile ma non lo è affatto. Pedalare su questo tipo di terreno richiede moltissima pratica per cui perché non iniziare ad allenarsi proprio in questo periodo di restrizioni?

 

Buone pedalate!

Dott. Marco Ponta

Preparatore atletico ed atleta elite