Body building : intervista a Riccardo Gaspari e Dajana Pascetta

Pubblicato il 21-07-2016
Intervista ai nostri atleti Riccardo Gaspari e Dajana Pascetta, in relax dopo una stagione agonistica impegnativa e molto proficua!

Sei soddisfatta/o della tua stagione?

Dajana: direi moltissimo, ho portato grandi miglioramenti al mio fisico rispetto all'anno scorso, avvicinandomi molto al mio modello di atleta. Per quanto riguarda la stagione agonistica, che dire??..un terzo posto al Mondiale, una finale all'Hercules ed una vittoria al G.P. di Latiano..come non essere felici?

Riccardo: soddisfatto?? Nemmeno io avrei mai immaginato di vivere una stagione del genere; ho deciso di fare il passaggio da atleta H/P a Bodybuilder, in un momento in cui sono state sostituite le categorie di peso da quelle ad altezza, ancora più dure e toste, portando a casa un podio ad ogni competizione, 1° all'Hercules Olympia W.A.B.B.A. INTERNATIONAL (cat. Bodybuilding Mens Short), 2° al campionato italiano W.A.B.B.A. ITALIA INTERNATIONAL (cat. Bodybuilding Mens Short), 5° al Campionato Mondiale W.A.B.B.A. INTERNATIONAL (cat. Bodybuilding Mens Short) e 3° al G.P. di Latiano (cat. BB -80 Kg).

Quale è la gara che ti ha emozionato di più?

D: ogni gara è una favola a sè, ma se devo fermarmi a riflettere e scegliere direi il Mondiale dove ho raggiunto la posizione più alta della mia carriera agonistica . Per la preparazione che ho affrontato, soprattutto nel lasso di tempo fra l'Hercules Olympia ed il Campionato del Mondo è stata davvero dura, io e Riccardo abbiamo dovuto sistemare alcuni aspetti della mia forma fisica per rientrare al meglio nei canoni richiesti dalla categoria.

R: il campionato italiano ed il mondiale sono due manifestazioni di un'importanza colossale che mi sono trovato ad affrontare con un importante infortunio alla schiena, cosa che mi ha fatto ancora più apprezzare i risultati ottenuti, convincere ancora di più di quello che voglio fare e dove voglio andare nella mia vita e sottolineato (se ancora non mi fosse stato chiaro) di essere e volere essere un bodybuilder e che il bodybuilding è tutta la mia vita. Però (ebbene si, c'è un però!!) l'Hercules Olympia aveva per me un'importanza ed una magia particolari sia a livello sportivo che personale e vincerlo alla mia prima presenza, davanti a 2 persone per me molto importanti e fondamentali, sia come uomo che come atleta, credo sia stata una delle gioie più grandi della mia vita.

Quale sarà il futuro?

D: ora mi godo un po' di relax e poi deciderò, confrontandomi con Riccardo, cosa fare del/nel mio futuro ma per ora ho bisogno di staccare la spina e fare “respirare'' la Dajana atleta. Poi decideremo in che modo lavorare sul mio corpo e che condizione portare in gara in un futuro e chi lo sa, magari non si parlerà più di categoria bikini, ma per ora, come detto, mi voglio godere il relax post gara. Visto il lavoro svolto quest'anno non nascondo comunque l'entusiasmo di affrontare un percorso nuovo, sicuramente difficile ma molto stimolante, d'altra parte lo si sa “se fosse facile, lo farebbero tutti''.

R: ho deciso di fermarmi dalle gare per qualche tempo, dove cercherò di migliorarmi come atleta, come uomo e come professionista. Voglio affrontare una vera fase “off-season'' per aggiungere qualche kg al mio peso gara, lavorare sui punti deboli e rafforzare i punti forti, vorrei presentare un nuovo Riccardo Gaspari alla prossima competizione, sicuramente più muscolare ma non meno definito e denso di come siamo abituati a vederlo; ho inoltre parecchi progetti da far partire con la mia attività (Personal Point Fitness&Nutrition) che vedono collaborazioni con alcuni dei personaggi di maggior spicco della realtà del Bodybuilding mondiale e con le migliori aziende del settore; continuerò ad aggiornarmi e ad approfondire i mie studi per essere sempre più competitivo nel lavoro come sul palco di gara.

Quanto è difficile conciliare la vita da atleta con la normale routine lavorativa?

D: sicuramente non è facile, ma il nostro non è uno sport ma uno stile di vita, quindi con un po' di organizzazione ce la si può fare benissimo.

R: fortunatamente sono riuscito a fare della mia passione il mio lavoro, il fitness è tutta la mia vita e non potrei farne a meno, vivo le mie giornate cercando di insegnare alle persone a vivere meglio, a regalarsi il corpo che hanno sempre sognato, ad avere uno stile di vita salutare e ad aiutarle a superare alcune difficoltà fisiche e/o psicologiche. In più ho la fortuna di essere supportato da chi mi sta vicino e si preoccupa della preparazione di tutti i pasti e di tutto il resto dell'organizzazione domestica (credetemi, cosa non da poco!!) e tutte queste persone mi supportano, sopportano e mi spronano a fare sempre meglio e tutto mi viene in automatico (il pasto fra un cliente e l'altro, l'integratore come da programma, l'allenamento a fine giornata lavorativa); questo è il mondo che mi circonda, la mia quotidianità, la mia vita.

Quali consigli daresti a chi vorrebbe cominciare a gareggiare?

D: di credere in se stessi e nei loro sogni, di non mollare mai e vivere appieno questo stile di vita che non fa altro che migliorarci giorno dopo giorno.

R: dovete amare con tutti voi stessi quello che fate per riuscire a calcare il palco, deve essere la vostra vita, dentro di voi lo sapete già se è questa la strada che dovete intraprendere. Consiglio di credere in se stessi, non mollare mai e perseguire il raggiungimento degli obiettivi prefissati ad ogni costo, ai miei clienti dico sempre “AVANTI TUTTA A TESTA BASSA'', credo questo renda l'idea.