Yoga e running: come conciliarli?

Pubblicato il 12-07-2016
Lo Yoga è meditazione in azione, unione armoniosa tra mente e corpo; la corsa è un gesto istintivo, primitivo, fisico. Queste due discipline sembrano cosi distanti, eppure entrambe richiedono: metodica, disciplina, rispetto delle regole, e tempo.

Lo Yoga si basa sul mantenimento delle asana per diversi respiri, molte di queste asana si sposano bene con la corsa, perché consentono di migliorare notevolmente la mobilità articolare e di mantenerla nel corso degli anni. Tutte le asana aiutano a: rinforzare, sciogliere, scaldare i muscoli; incrementare l'ossigenazione dei tessuti, tendini, muscoli, articolazioni, e organi interni.

La corsa richiede mobilità articolare, lo Yoga la migliora. Parlando di corsa, pre attività fisica l'obiettivo è: riscaldare e attivare tutto il corpo, per affrontare con lucidità la falcata. Se si decide di praticare qualche asana pre corsa, queste devono aprire, ossigenare, allungare la muscolatura.

Post attività sportiva, l'obiettivo è il riallungamento passivo della muscolatura, e il riequilibrio energetico.

Non esiste una regola precisa, c'è chi pratica le asana pre corsa, chi post corsa, chi in entrambi i momenti, regalandosi cosi una mezzoretta di rilassamento psico-fisico in cui le forze, le energie, i pensieri vengono tutti racchiusi su se stessi, sulla gara che si dovrà affrontare o su ciò che si è vissuto; imparando pian piano anche a concentrarsi positivamente, e ad allontanare ogni forma di tensione e distrazione.

Ecco alcune asana da poter svolgere post corsa, quando l'adrenalina è a mille e il bisogno è quello di rimettete in sesto il proprio fisico:

  1. Adho Mukhha Svanasana (posizione del cane che si stira): irrobustisce le gambe, rinforza le caviglie, allieva i dolori ai talloni, riduce la tensione a livello cervicale e lombare.
  2. Virabhadrasana (posizione del guerriero): migliora la capacità polmonare, allargando il torace ad ogni respiro.
  3. Ardha Chandrasana (posizione della mezza luna): tonifica le gambe affaticate, rafforza l'articolazione del ginocchio.
  4. Prasarita Padottanasana (piegamento in avanti a gambe divaricate e mani intrecciate): rafforza e rende elastiche spalle e gambe.
  5. Ananda Balasana (posizione del bambino felice): rilassa la colonna vertebrale, elasticizza il bacino e le gambe, favorisce il rilassamento.